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Henry Ford II voleva una vettura capace di vincere la 24 Ore fin dagli inizi degli anni ’60. In un primo tempo la Ford cercò di acquistare la Ferrari ma, dopo l’interruzione della trattativa avvenuta nel 1963, venne deciso di produrre una propria vettura. Per questo scopo venne creata una piccola sussidiaria in Gran Bretagna, la Ford Advanced Vehicles, con sede a Slough. Si cominciò anche a trattare con la Cooper, la Lola e la Lotus. La Cooper non aveva maturato esperienze nelle corse Gran Turismo e nella realizzazione di prototipi. Inoltre in quel periodo le sue prestazioni in Formula 1 stavano calando. La Lotus propose il suo progetto Europa. Alla fine venne scelta la proposta della Lola. Ad effettuare i test furono i veterani delle corse americane Carroll Smith e Carroll Shelby che preferirono in progetto di Eric Broadley che puntava all’adozione di un motore V8. La Ford cominciò a lavorare a stretto contatto con la Lola e alla fine ne risultò una vettura che venne denominata GT 40. L’acronimo “GT”, in quanto pensata per la nuova Gran Turismo, sebbene poi non verrà mai omologata per questa categoria ed il numero “40” pari ai pollici di altezza della vettura misurata al parabrezza (1,02 m), come richiesto dal regolamento. Per motorizzare l’auto erano disponibili molti motori con cilindrate che andavano da 4,7 L fino a 7 L